domenica, dicembre 05, 2004

Facciamo un po' di conti col passato

E' che a volte ci si ritrova con quei vuoti incolmabili. Ripensi al passato e le ferite profonde fanno ancora male..... mentre i ricordi felici quando sei in quello stato ti sembrano quasi utopia.
E poi tutto il resto ti sembra inutile. Ti guardi intorno come se le cose non fossero cambiate, come se tu fossi rimasta sempre la solita deficiente, quella che non è andata avanti di un passo in 4 anni (ma che dico... ora sono 5).
A cosa mi è servito cambiare? Loro la pensano sempre allo stesso modo (se non peggio) ed intanto le cose non sono migliorate.
E quelle poche risate che ci facciamo hanno il gusto velato del pianto trattenendo a stento un lieve singhiozzo e confondendolo fra i respiri affannosi e i crampi allo stomaco... per le risa o per la tristezza?
Quanto è sottile la differenza.
Sottile la differenza fra bene e male, fra amicizia e amore, fra pianto e risa.
Ripensare ad un passato... sentire un crampo di nostalgia improvviso... e riscoprire che 2 giorni dopo anche l'altra persona subirà lo stesso effetto.
Magari non soffrirà quanto soffro io.
Non voglio dire che lo farà meno di me o più di me.
Eppure mi sto convincendo sempre di più che la mia sia stata una situazione puramente unilaterale. Che forse tutto quello che è successo è stato qualcosa di più semplice di quanto la mia mente voglia credere.
Sono io che lo voglio credere?
Ma non riesco a pensare ad altro ... tutto quello che sto vivendo mi sembra inutile. Inutile il confronto a quello che ho vissuto. Inutile mettendolo di fronte a ciò che sto vivendo. Inutile rapportandolo a ciò che vorrei vivere.
E la tristezza è tanta quando ci sono sguardi strani. Sguardi che magari prima c'erano solo quando c'era davvero una frattura. Pensare: "stiamo andando sempre di più alla deriva".
E dire che non vorrei crederci. Non posso pensare che tutto quello che è stato sin'ora è stata soltanto una pura utopia platonica, un qualcosa di inconsistente che non aveva nè capo nè coda.
La rabbia mi bolle dentro. A questo punto se non è servito a niente preferisco ritornare com'ero prima.
Non riesco a trovare qualcuno capace di calmare il mio cuore come un tempo. Più cammino, più vado avanti e più in me ritornano i tratti di una volta, l'odio per questa stramaledetta razza che non fa altro che fare sempre più schifo.
Sono tutti infantili, sono tutti capaci di soffrire a vicenda, non capiscono nulla di chi ci sta accanto e hanno la pretenzione di voler ricevere le scuse da chi invece dovrebbe riceverle a sua volta. E non c'è chi è capace veramente di odiare chi merita di essere odiato. E chi lo fa.. riesce a farlo solo in modo teatrale dando fastidio all'intera comunità.
Siamo tutti capaci di ferirci l'un l'altro.
Direte ragionamento ipocrita... perchè anch'io in fondo ora sto soffrendo a causa di questa persona. Ma almeno io ho saputo cosa significa completarsi, avere un feeling e poter litigare 50 volte al giorno sapendo di far pace, sapendo che le ferite son ben altre, non aspettando il domani e non chiedendosi nulla, chiudendosi in un abbraccio che faceva capir tutto, bastava uno sguardo per annullare il negativo che si era creato fra noi.
Sono egoista... so bene che il ritorno a casa comportava sguardi freddi, domande taglienti e mancanza di fiducia (ma xchè vogliamo parlare del rispetto?).. che forse io non capirò mai. Che forse non saprò mai davvero quanto questa situazione sia pesata........ io so solo che mi sento in colpa. E passerò la mia intera vita a chiedere scusa per essere venuta al mondo a portare tanto scompiglio nella vita di una persona che di scompiglio già ne aveva abbastanza.
Forse m'aveva scambiato per un ponte di salvezza.... sì... un ponte che si è rivelato con le corde fragili e che tutti coloro che ci stanno intorno non hanno dovuto far altro che tirare un po' per far crollare tutto
Per far cosa poi? Accorgermi che ero io quella che non poteva farne a meno? Eppure è così.. continuo a dire di voler rompere ma so che sono io quella che crollerà.
Amici?
A cosa mi serve sfogare continuamente il dolore che ho dentro? Più ne parlo e più non ne trovo via d'uscita. Io non voglio lo sfogo. Io voglio i fatti.
Che forse sarà passato troppo tempo e ancora non mi sono accorta che è tutto finito. I tempi in cui ci si guardava e ci si perdeva son finiti.
Ma cosa ci posso fare? Salerno maledetta, che cazzo mi rappresenta?! Aver dimenticato, ricominciare quasi da capo, avere finalmente un punto di sbocco...... e poi i baci, gli abbracci, le dolcezze... le carezze ._. le parole dolci, i regali, la premura.... il non litigare per 13 giorni di fila.... mai uno screzio, mai una brutta parola....
Sembrava quasi un lido...
Un lido che non ha fatto altro che interrompere quella fase di uscita e ricacciarmici dentro con forza con prepotenza.
Per ritrovarmi con le parole "Ho paura quando rimaniamo solo io e te"..... "Non ti danno la fiducia che meriti"
E magari poi succedono le scene da film.... con il cane al guinzaglio che ti gira intorno ti viene fra i piedi e ti spinge verso il suo corpo ._.
Così magari ridendo vi è l'incrocio di sguardi.... e lì c'è il martirio. Perchè non sai cosa rappresenta .... uno sguardo spento......
Quanto darei per poter rivedere il sorriso di un tempo. E non finire ogni volta con un discorso che non fa altro che farci del male.... uno scambio di battute che sembra senza senso... ma che per noi un senso ce l'ha... e non fa altro che farci soffrire.
Intanto poi falsità a mille.... o forse è solo il mio cervello che pensa che sia falso? E magari un saluto con un "vedi di trovarti qualcuno che possa renderti felice... magari così la smetti di tenere il muso" quando l'unica cosa che mi martella la testa è il pensiero di voler esserci io ... accanto... e che non succederà mai.

Così magari torna di nuovo martellante il pensiero... di non voler essere più così.
Ormai è inutile! La mia luce si è spenta. Voglio tornare nella mia oscurità. Non guardare più negli occhi la gente e non preoccuparmi più di apparire felice o disponibile verso la gente. A che pro? Non la riavrò più.... non tornerà più indietro.
Quindi non vedo perchè continuare ad essere qualcuno che mi dà fastidio essere.

0 commenti: